Il
9 dicembre 1905 fu votata la legge di separazione delle Chiese
e dello Stato che metteva fine a più
di
un secolo di concordato e portando a termine l’opera di
secolarizzazione iniziata dalla Rivoluzione francese. Proclamando
come un principio istituzionale che "la Repubblica assicura
la libertà di coscienza", la laicità proibiva
ogni finanziamento diretto o indiretto delle religioni con l'articolo
2 della legge: "La Repubblica non riconosce, né sussidia
e né stipendia nessun culto."
I
sostenitori della democrazia politica furono costretti di procedere
tre volte all’instaurazione della
separazione,
nel 1795, nel 1871 e nel 1905. Due volte, i fautori dell'oppressione,
con Bonaparte nel 1801, poi Thiers dopo la repressione della
Comune di Parigi , distrussero questa costruzione di libertà.
Dal 1905, molti altri hanno messo gravemente in causa il principio
della separazione delle Chiese e dello Stato.
Dopo la Comune di Parigi e la Settimana
sanguinosa, il movimento operaio rinascente ha legato la sua lotta
di emancipazione sociale a quella dei repubblicani per l'avvento
della laicità scolastica poi quella dello Stato, per fare
trionfare la libertà assoluta di coscienza. La separazione
delle Chiese e dello Stato era l'esito della grande Rivoluzione
francese che aveva proclamato l'esigenza dell' uguaglianza dei
diritti dei cittadini.
Cosi
Jean Jaurès poteva dire :" La legge di separazione è la
marcia deliberata dello spirito verso la piena luce, la piena
scienza e l'intera ragione". E Ferdinand Buisson, presidente
della commissione
parlamentare
incaricata di elaborare la legge aggiungerà: " La
separazione non è l'ultima parola della rivoluzione sociale
ma ne costituice , innegabilmente la prima parola".
Bisogna
restaurare e estendere la legge del 1905 !
I
colpi più duri sono stati dati ai principi di separazione
dal regime di Vichy, con le leggi del 5 febbraio 1941, dell’ 8
aprile e del 25 dicembre 1942 che hanno fatto di nuovo della
Chiesa cattolica una notevole potenza finanziaria, mobiliare
e immobiliare, e hanno permesso il ritorno delle congregazioni. Tutte
queste misure antilaiche sono state mantenute dopo la Liberazione.
Mantenendo
lo statuto clericale eccezionale in Alsazia-Mosélla (
il concordato più vecchio In Europa, associato all'applicazione
integrale della legge clericale del visconte di Falloux del 1850
e delle leggi che datano dell'annessione tedesca dal 1870 al
1918) e i decreti Mandel del 1939 per i Territori d’Oltremare,
i governi che si sono succeduti al potere dopo il 1945 hanno
violato deliberamente la laicità della Scuola e dello
Stato.
Facendo
votare le leggi antilaiche , i successivi governi della 4a et
della 5a Repubblica hanno gravemente colpito la legge del 1905.
Oggi, è un bilancio equivalente a 200 000 posti che è sottratto
dalla Scuola pubblica a beneficio della Scuola privata, principalmente
cattolica.
La laicità garantita
dalla separazione delle Chiese e dello Stato,
questa è la
democrazia !
La
democrazia politica impone che la Repubblica conosca soltanto
cittadini e non comunità. E la condizione fondamentale
per garantire una vera libertà di coscienza.
Al
contrario, il comunitarismo non conosce i cittadini e organizza
soltanto i sudditi. La nozione dei diritti è sostituita
da quella dei doveri legati all’appartenenza presupposta
e inevitabile a una comunità
Il
rispetto assoluto della separazione delle Chiese e dello Stato
impone il non-riconoscimento delle religioni nella Scuola laica
e nei servizi pubblici. Questo principio proibisce ogni proselitismo
religioso con segni, distintivi e emblemi, insieme all'insegnamento
della catechesi nella pubblica istruzione. La laicità proibisce
ogni finanziamento diretto o indiretto di edifici assegnati al
culto. La democrazia impone che la religione sia esclusivamente
una questione privata.
Quando
la Repubblica fu fondata di nuovo nel 1870, quando essa si affermo
nel 1877 e nel 1879, instauro, nello stesso movimento di emancipazione
la laicità della Scuola e quella dello Stato.
Proclamava
come un principio intangibile il rispetto della libertà assoluta
di coscienza.
Nel
stesso tempo , riconosceva la più intera libertà sindacale,
nel 1884, cioè il diritto per gli operai di organizzarsi
in totale indipendenza per la difesa dei loro interessi contro
quelli delle classi dominanti. Si affermava cosi nello stesso
tempo la piena e intera libertà di agire dei partiti politici,
senza la quale non ci puo essere una vera democrazia. L'affermazione
delle libertà democratiche e politiche era accompagnata
di conquiste sociali di vasta portata.
I
principi fondamentali e le modalità di messa in opera
della laicità hanno vocazione ad essere esportati nel
campo internazionale.
Difendere
e promuovere la legge del 1905 !
La
laicità della Scuola e dello Stato garantita dalla legge
del 1905 è inscindibile dalla Repubblica
una
e indivisibile . Non si puo difendere l'una senza l'altra. La
libertà assoluta di coscienza è una delle garanzie
fondamentali dell'eguaglianza dei diritti di tutti i cittadini.
I
militanti laici di diverse origini sottoscritti decidono di
costituire un Comitato di Collegamento di Appello ai Laici
per la difesa della legge di separazione delle Chiese e dello
Stato del 9 dicembre 1905. Chiamano tutti i laici , in
tutti i dipartamenti , a firmare quest'appello e a preparare
la manifestazione nazionale , del sabato 10 dicembre 2005,
a Parigi , in direzione dell'Assemblea Nazionale.
-Per
la ristaurazione della legge del 1905 !
- Per
l'abrogazione dello Statuto clericale di Alsazia-Mosélla
!
- Per
l'abrogazione di tutte le leggi antilaiche !
Per
l'avvento di una laicità senza frontiere !
APPELLO DEI 50
Cinquanta
laici di parecchie opinioni hanno deciso di lanciare quest’appello
per la difesa, la restaurazione e la promozione della legge di
separazione delle Chiese e dello Stato del 9 dicembre 1905. Perché cinquanta ?
Perché tutto è un simbolo. Ogni simbolo ha un significante
e anche un significato. Questa cifra, e il suo triplo, è il
simbolo dell’ infinito presso i Celti. Infinita è l’umanità come
il suo desiderio di libertà.
La legge
di separazione del 1905 ha consacrato la libertà assoluta
di coscienza. Cioè la totale libertà di credere
o di non credere. La religione e l’ateismo divenivano allora
una questione strettamente personale. Non doveva dire Edmond
de Pressensé : « Si ferma lo Stato
dove comincia la coscienza » ?
Percio
, fondando il Comitato di Collegamento di Appello ai Laici
per la Difesa della Legge del 1905, intendiamo dimostrare
la nostra fedeltà alle lotte laiche di sempre e nelle
stesso tempo fare della laicità un valore d’oggi
e di domani per la difesa dell’unità repubblicana
e un riferimento per tutti i popoli in cerca di libertà.
Vi chiediamo
di firmare e fare firmare largamente quest’appello per
preparare, in ogni dipartimento della Repubblica, la manifestazione
nazionale del 10 dicembre 2005. Ciascuno capirà che
occorre raccogliere i fondi necessari per fare conoscere e preparare
tale iniziativa. Percio vi chiediamo di mandare le firme e gli
assegni di sostegno (all’ordine del C.L.A.L.) all’indirizzo
seguente :
Comité de Liaison de l’Appel
aux Laïques
Chez
Christian Eyschen
17 allée
des Tilleuls 92150 Suresnes
Mail : « christian.eyschenAROBASEwanadoo.fr »
Fax :
01 45 06 66 23
Tel :
06 07 05 46 44
Saluti
laici e repubblicani Christian Eyschen Direttore
responsabile del periodico « La Raison » della
Federazione Nazionale del Libero Pensiero francese
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